Il tadelakt è un particolare tipo di intonaco orientale, importato dalla tradizione marocchina, più precisamente della zona di Marrakech, che si distingue per un gradevole effetto estetico, molto simile al marmorino o allo stucco veneziano. Il tadelakt è il  rivestimento tradizionale degli Hammams, dei bagni dei giardini e dei palazzi del Marocco. Da qualche periodo, grazie alla comparsa di alcuni articoli sulle riviste di arredamento più note e all’interesse manifestato dai viaggiatori per Marrakesch, la conoscenza del tadelakt si sta diffondendo anche al di fuori del Marocco. Infatti diversi industriali hanno iniziato a riprodurre materiali con effetti molto simili, da poter applicare anche nelle nostre case.

Il tadelakt marocchino

E’ ottenuto attraverso l’utilizzo di una speciale calce idratata, prodotta artigianalmente nelle vecchie fornaci della zona di Marrakech, e pigmenti naturali. Per realizzarlo vengono utilizzate delle particolari pietre calcaree, che si trovano sottoterra nella zona di Marrakech, anticamente coperta dal mare. La calce per il tadelakt viene cotta in forni intermittenti, alimentati a legna di ulivo e palma, per circa 30 ore. Una volta cotta viene lasciata raffreddare, e successivamente le pietre vengono idratate con acqua per essere ridotte in polvere e poi passate in un setaccio. Subito dopo l’applicazione, il tadelakt viene lisciato con ciottoli di fiume e infine trattato e lucidato con sapone nero. Quest’ultimo è a base di olio di oliva che conferisce al materiale la sua impermeabilità.

 

Come viene applicato il tadelakt

Poiché si tratta di una tecnica particolare, la sua realizzazione deve essere messa in pratica da un imbianchino Milano esperto come Easyprof. E’ possibile realizzare questa tecnica anche in Italia,  poiché in commercio sono disponibili specifiche miscele Tadelakt già pronte all’utilizzo. Dopo aver accuratamente mescolato il composto, si procede alla stesura dell’impasto sull’intonaco di fondo precedentemente applicato. Si umidifica per bene il supporto e con l’aiuto di una piccola cazzuola si applica l’impasto per uno spessore di 3-4 mm.

Ottenuto lo strato desiderato, si attende la sua asciugatura, per poi procedere con i metodi e i materiali che rendono il tadelakt impermeabile e duraturo. Si applica il savon noir, il sapone a base di olio d’oliva disciolto in acqua. Per favorire la penetrazione del sapone, si usa schiacciare la superficie con una pietra tonda Galet di fiume. Poiché è tipica della regione marocchina, non sempre la si trova in commercio, ecco che vengono utilizzate in alternativa, delle rocce dure e impermeabili come il basalto o l’agata. Questa operazione determina la lisciatura finale, nonché la “ trama” della texture, l’aspetto brillante, morbido e ondulato della finitura.

 

Dove applicare la tecnica del tadelakt

Sfruttando la sua alta qualità d’impermeabilizzazione e le caratteristiche intrinseche della calce naturale, è possibile utilizzare questa tecnica per rivestire le pareti dei bagni, pavimenti, vasche e lavabi, ma anche su superfici murarie, cartongesso e addirittura all’esterno su superfici sempre a diretto contatto con l’acqua come le fontane.  La calce utilizzata, essendo molto alcalina (a differenza del cemento), crea una superficie antibatterica ed inattaccabile da funghi e muffe.

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